CPC People – Intervista a Diego Zagato, Responsabile Impianti CPC Inox
Quanto conta oggi l’innovazione nella produzione industriale del settore? Ne parliamo con Diego Zagato, che presenta il nuovo AGV, veicolo a guida automatizzata
Ecco l’intervista completa
Lavoro in CPC dal 1994 e il prossimo ottobre saranno 27 anni esatti di permanenza.
Mi sono occupato nel corso del tempo di molteplici ambiti: come responsabile di officina a Basiano, sono attivo su diverse aree come logistica, acquisti e approvvigionamenti e manutenzione, ma sempre con una porta aperta all’impiantistica di stabilimento.
Prima del nuovo millennio l’azienda contava meno addetti, le mansioni erano piuttosto allargate e abbracciavano ambiti non sempre riconducibili ad una sola figura o ad un unico reparto. Questo mi ha permesso di avere successivamente una visione ampia d’insieme che mi è sempre tornata utile.
L’importanza di innovare
Qual è l’aspetto che più ti piace del tuo lavoro?
La meccanica è stata da sempre la mia vocazione. Ho avuto un percorso scolastico che mi ha formato e orientato alla curiosità del sapere “come funziona” e perché si fa in quel modo. In CPC ho trovato l’opportunità di coniugare questa mia inclinazione con la forte necessità dell’azienda di dover entrare nello specifico delle linee che utilizziamo, di imparare a conoscerle e a valutarle; nel corso del tempo mi ha quindi portato a essere un riferimento per l’impiantistica.
La continua evoluzione tecnologica ha arricchito gli impianti di contenuti sino a qualche tempo fa impensabili rivoluzionando la produzione con innovazioni sorprendenti. La digitalizzazione, le interfacce uomo-macchina, le logiche di funzionamento e l’elettronica in generale permettono oggi un controllo degli impianti molto preciso e ci consentono di poter governare i processi produttivi con severi limiti e precisioni estreme. In alcuni casi, addirittura, gli impianti possono essere lasciati in funzione senza presidio dell’uomo, perché capaci di discriminare in autonomia se la linea può continuare a lavorare o deve fermarsi.
CPC Inox ha sempre inseguito questa evoluzione investendo, convertendo o riammodernando gli impianti e gli strumenti di lavoro, selezionando i modelli più tecnologicamente evoluti disponibili sul mercato e fornitori in grado di garantire standard qualitativi alti.
Per rispondere quindi alla domanda, poter lavorare con strumenti innovativi e ricchi di nuovi contenuti e tecnologie è una delle cose che più mi piace e apprezzo della mia professione.
Quali sono oggi le innovazioni che fanno la differenza nella produzione industriale del tuo settore?
Uno dei grandi vantaggi introdotti dall’innovazione nel nostro settore è il controllo continuo del processo mediante la lettura e memorizzazione costante dei parametri strategici utili a ricostruire, anche a distanza di tempo, che cosa è avvenuto in un determinato momento e in una particolare commessa di lavoro.
Da qualche anno a questa parte anche le istituzioni governative hanno contribuito a dare una grossa accelerazione all’innovazione secondo il modello “industria 4.0” agevolando fiscalmente i sistemi di automazione interconnessa con i sistemi gestionali d’azienda.
Oggi credo che a fare la differenza siano quelle innovazioni che tolgono la ripetitività, la monotonia, la fatica derivata da alcuni elementari operazioni, lasciando gli operatori liberi di occupare il loro tempo in un ruolo più responsabile nella catena di controllo, sotto diversi aspetti:
- qualitativo (ispezione continua dei materiali in lavorazione, controllo delle precisioni di lavorazione nel rispetto delle tolleranze ammesse ecc.)
- di accuratezza nella preparazione, confezionamento ed imballaggio dei prodotti da spedire
- organizzativo per gestire meglio le modalità di lavoro di una determinata commessa di lavoro
Un esempio in questo senso è il nuovo veicolo AGV a guida autonomatizzata che abbiamo appena collaudato nel reparto tubi. La macchina movimenta in completa autonomia i fasci di tubo prodotti dalle linee di produzione collocandoli nel magazzeno automatico che CPC ha inaugurato nel 2020.
Il veicolo a guida automatizzata AGV
Quali sono i vantaggi portati dal veicolo AGV?
AGV è l’acronimo di Automated Guided Vehicle tradotto come Veicolo a guida automatizzata o automatica ed identifica dei veicoli, utilizzati principalmente in campo industriale, per la movimentazione di prodotti, sotto-assiemi o manufatti all’interno di uno stabilimento.
Il sistema AGV esegue la missione e si ferma, in maniera temporanea o meno, in caso di anomalie o di ostacoli rilevati dai sensori di sicurezza.
Una volta rimosso l’ostacolo, l’AGV continua la missione assegnata. In merito a quest’ultimo aspetto, è bene sottolineare quanto la tecnologia abbia migliorato notevolmente i sistemi AGV, dotandoli di software intelligenti capaci di ottimizzare prelievi e percorsi ed il tutto considerando due parametri importanti: affidabilità e sicurezza.
Già nel 2019, con grande lungimiranza da parte dell’azienda, contestualmente all’idea del magazzino automatico, si era pensato come passo successivo ad un sistema automatizzato per far convogliare all’interno del magazzino i fasci di tubo prodotti dalle varie profile. L’AGV risponde perfettamente a questa esigenza, trasportando i tubi fino alla baia di Carico del magazzino per essere automaticamente riconosciuti, codificati e caricati senza l’intervento dell’uomo.
I vantaggi sono davvero molti.
Si risparmia tempo: non dovendo trasferire da una campata all’altra i fasci di tubi prodotti gli addetti si possono dedicare ad altro.
Si aumenta la sicurezza: gli operatori di linea non devono più impilare fasci di tubi sovrapponendoli tra loro per ottimizzare gli spazi in campata e che a volta raggiungevano altezze considerevoli.
I fasci ora velocemente vanno subito in magazzeno automatico e gli operatori di linea hanno più tempo per fare altro.
I fasci vengono riposti nel magazzeno automatico in modo più ordinato rispetto a come avveniva manualmente, ottimizzando così anche il riempimento di quest’ultimo.
Il veicolo AGV è costantemente in servizio e aiuta gli operatori anche nelle ore notturne delle profile a turnazione H24
Che consiglio daresti a chi inizia oggi questo lavoro?
A chi si affaccia oggi in questo mondo consiglio di avere tanta passione e curiosità. Di osservare e di pensare con la propria testa ma allo stesso tempo di ascoltare le persone che lavorano sugli impianti e quelle che hanno più esperienza. Che se una cosa può essere fatta più facilmente quella è la strada giusta.
Di non dare nulla per scontato e di pensare che nulla è troppo facile né troppo difficile.
Mi piace sempre portare questo esempio: quante volte abbiamo sentiamo la frase “non è capace di fare un tubo”. Nell’intento di chi la pronuncia si mira a denigrare le capacità del soggetto, senza avere la reale consapevolezza che, per fare un tubo, c’è dietro un lavoro davvero meticoloso!