Igiene e acciaio inossidabile nell’industria alimentare

L’acciaio inossidabile, grazie alle sue proprietà, è il materiale principe per la costruzione degli impianti adibiti all’industria alimentare, che, per ovvie ragioni, deve assicurare la massima igiene non solo dei cibi, ma anche del personale che li lavora e degli ambienti in cui vengono prodotti.

Cosa rende un materiale igienico? 
Alcune caratteristiche proprie dell’acciaio inossidabile lo rendono per natura un materiale estremamente igienico e quindi indicato per la produzione di impianti e macchinari per l’industria alimentare. Ma quali sono le proprietà che rendono un materiale igienico? Possiamo identificare, come abbiamo fatto di seguito, alcuni parametri che garantiscono l’igienicità di un materiale.

Resistenza alla corrosione
La resistenza alla corrosione è fondamentale per evitare che il materiale ceda alle sostanze con cui viene in contatto parte dei suoi elementi costituenti, che potrebbero modificare le loro caratteristiche organolettiche o la composizione da un punto di vista tossicologico. È importante inoltre che un macchinario o una superficie non si deteriori o corroda con prodotti sanificanti, detergenti, disinfettanti destinati a rimuovere lo sporco.

Assenza di rivestimenti
Se un materiale non ha rivestimenti protettivi, in caso di scheggiatura o usura si eviterà la creazione di fessure che diventerebbero in breve tempo un ricettacolo di germi e sporcizia. All’interno poi delle crepe si potrebbero innescare processi di corrosione del materiale di base con un progressivo deterioramento del prodotto finale.

Compattezza superficiale
Una superficie compatta priva di porosità non assorbe particelle di liquidi o detergenti, che potrebbero inquinare e contaminare gli alimenti messi in contatto. Anche per questo l’acciaio inossidabile è considerato un materiale più che idoneo per la realizzazione di impianti produttivi nell’industria alimentare

Elevata rimovibilità batterica
Per essere considerato igienico, attrezzature, utensili, impianti, le cui superfici vengano regolarmente contaminate da colonie di batteri devono garantire anche una elevata rimovibilità batterica nei cicli di pulitura. È indispensabile inoltre che la rimovibilità batterica rimanga la più costante possibile per tutta la durata della vita di questi prodotti.

Bassa ritentività batterica dopo i cicli di pulitura
È molto importante che una bassa ritentività batterica, ossia la proprietà di un materiale o di una superficie di trattenere un elemento estraneo contaminante nonostante ripetuti lavaggi, rimanga inalterata nel tempo. L’uso ripetuto di un macchinario o di un piano e l’usura che ne deriva non devono influire minimamente su questo parametro.

Se consideriamo tutti questi parametri come tratti distintivi in grado di connotare un materiale come igienico, sarà evidente come gli acciai inossidabili, di qualunque tipologia, martensitici, ferritici o austenitici, si possano considerare al 100% igienici, presentando, sia pure in modo variamente coordinato, queste caratteristiche.

Inoltre, gli acciai inossidabili sono gli unici materiali metallici che, insieme alle materie plastiche, alle gomme, alla cellulosa rigenerata, alla carta e al cartone e al vetro, il Ministro della Sanità ha inserito nel Decreto del 21 marzo 1973, che fissa la “Disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili, destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari o con le sostanze d i uso personale”.