Le prossime sfide dell’Automotive
L’Automotive sta vivendo un momento di grande incertezza: dazi commerciali, tasse sulle emissioni nocive, passaggio ai motori elettrici, diffusione del noleggio a lungo termine sono solo alcuni dei grandi nodi che determineranno il futuro di questo settore. Di sicuro c’è la necessità di ristrutturare il comparto dell’auto per renderlo adeguato al nuovo modello di mobilità.
I colossi dell’Automotive stanno seguendo con attenzione la dura battaglia commerciale annunciata dai dazi USA sulle importazioni al 25% che, solo alla Volkswagen, ad esempio, porterebbero a un danno di 2,5 miliardi all’anno. Coi dazi alti, inoltre, la produzione dovrà essere realizzata nei mercati di riferimento e questo porterebbe di conseguenza a raddoppiare gli investimenti che potrebbero al contrario essere destinati alla ricerca e sviluppo dell’elettrificazione e della guida autonoma.
Anche il calo della produzione di motori diesel (-16% nei primi 6 mesi del 2018) unito alla sempre maggiore diffusione del noleggio a lungo termine rappresentano un freno per tutto il comparto.
Nonostante l’anno critico, tuttavia, in CPC Inox l’Automotive pesa sui volumi totali il 19%, segnando una crescita rispetto al 16% dell’anno passato: di questo il 5,89% viene venduto in l’Italia, il 12,91% all’estero. I principali campi di applicazione della produzione di acciaio per l’industria dell’auto sono i componenti di scarico e trasporto dei fluidi, seguiti dalle resistenze elettriche e dagli scambiatori di calore, prodotti grazie all’utilizzo del nuovo impianto per il tubo in matassa.